L’attività ha riguardato in primis lo studio di fattibilità di inserimento di un impianto ibrido (caldaia + pompa di calore ad aria) per la riqualificazione della centrale termica a servizio di un edificio dotato di terminali di impianto costituiti da serpentine annegate nei solai. Tale soluzione è stata posta a confronto con altre alternative disponibili (caldaia a condensazione o allacciamento alla rete cittadina di teleriscaldamento).
Nonostante la soluzione con impianto ibrido risultasse dal punto di vista ambientale, energetico ed economico la più vantaggiosa, la committenza ha optato per l’allacciamento alla rete cittadina di teleriscaldamento. Per tali opere è stata eseguita la progettazione, comprendendo l’inserimento di un sistema evoluto di regolazione dotato di collegamento via web e sonde ambiente (in 10 locali campione) di tipo wireless e la direzione dei lavori.
L’attività ha poi trovato la sua naturale conclusione con un’attenta gestione durante tutta la prima stagione di riscaldamento a seguito delle opere e la ricerca delle regolazioni ottimali dell’impianto per garantire:
- il rispetto dei vincoli legislativi relativi alle temperature interne durante la stagione di riscaldamento;
- il miglior comfort termico per gli occupanti;
- una sensibile riduzione dei consumi.
Il risultato ottenuto ha centrato l’obiettivo di comfort (temperatura mediamente tutte comprese all’interno dell’intervallo 20°C – 22°C) e ha garantito un risparmio pari al 15%.